Franklinia alatamaha cm. 80/100

Franklinia alatamaha stretto parente delle camelie , chiamata con questo nome in onore di Benjamin Franklin

è originaria della Georgia esattamente si trova sulle rive del fiume alatamaha dove fu scoperta nell'ottobre del 1765.

La sua conservazione si deve a John Bartram che la seminò più di due secoli fa  nel suo giardino a Filadelfia.

E' una pianta che merita un posto nel vostro giardino.

Possiede molte qualità ornamentali ,  ha superbe foglie che si infiammano in autunno , mentre la sua lunga fioritura bianca con un dolce profumo di viole non finisce prima della metà dell'inverno. 

La Franklinia alatamaha, rappresentante unico del genere.

è un piccolo albero della famiglia delle theaceae ,crescita lenta  ha una chioma piramidale più o meno arrotondata, o in forma più cespugliosa, ancorato su più tronchi. Nei nostri climi raggiungerà in media 5 m di altezza per 1,50 m fino a 2,50 di apertura alare a seconda che abbia un tronco singolo o multiplo. La corteccia è di colore grigio con scanalature. L'apparato radicale di Franklinia è fibroso e fragile.

Il fogliame deciduo è costituito da grandi foglie disposte alternativamente sui rametti. Sono lunghi da 10 a 15 cm, da obovati a oblunghi, portati da un breve picciolo. Finemente dentate sul bordo, sono lucide, verde scuro in alto, più chiare sul retro e assumono tonalità sgargianti in autunno, in rosso-arancio.

L'albero di Franklin diventerà presto una delle più belle attrazioni del giardino : collocato in un posto isolato e in una posizione privilegiata, sorprenderà molti visitatori e sarà l'orgoglio del vostro giardino ospite. . Scegliete con cura la sua posizione, privilegiando una posizione soleggiata e riparata dai venti secchi e freddi nelle regioni più fresche, o mezz'ombra nelle regioni più secche e calde.

Capace di resistere a brevi gelate intorno ai -15°C, ama i terreni drenanti, sabbiosi, umide, torbosi e acidi.

Per ulteriori:

La causa dell'estinzione dell'albero di Franklin è un po' oscura, è probabile che diversi fattori come incendi, deforestazione, inondazioni, o l'appetito dei collezionisti e alcune malattie fungine introdotte contemporaneamente alla coltivazione del cotone siano responsabili della sua scomparsa. Tutti i soggetti attualmente disponibili discendono dai pochi esemplari piantati da John Bartram a Philadelphia. Ora ci sono  circa 2000 individui adulti sparsi in tutto il mondo.